Descrizione
Dopo l’anteprima di luglio con Oscar Farinetti e Marina Pierri, ecco la sesta edizione del Festival Crocevia per lo Ionio, in programma il 27, 28 e 29 agosto in piazza Battisti. Lo slogan di quest'anno è La Cultura è di tutti… nessuno escluso, la direzione artistica è di Francesca Muci e Massimiliano Caputo, la co-direzione artistica di Silvia Muci e gli ospiti saranno Domenico Iannacone, Franco Arminio e Giulio Casale, Luisa Ruggio, Marco Alemanno, Sara Presta e Massimo Donà.
Si parte domani, mercoledì 27 agosto, alle ore 20:30 con il reading teatrale Raccontami una Storia tratto da Le Confidenze (Besa Muci Edizioni, 2023) di Luisa Ruggio. La giornalista, blogger e scrittrice leccese porta in scena letture tratte dal suo romanzo candidato al Premio Strega nel 2023. Sul palco sarà affiancata da Sonia Convertini, Daniela Dell’Anna, Carmen Martucci e Federica Rizzo. È la storia complessa di un abbandono. Violante lasciata a sé stessa dai propri genitori – come molti eroi delle fiabe chiamati a spezzare incantesimi affidati al linguaggio – è una voce tra le voci di figlie e figli chiamati a superare la pericolosa cecità dei padri, a spezzare la linea di sangue con la verità dell’amore che rende finalmente valicabili i confini di qualsiasi prigione.
Alle ore 21:30 il giornalista Rai Domenico Iannacone porta in scena la trasposizione scenica del suo fortunato programma Che ci faccio qui, alla sua settima edizione. La trasmissione si pone in continuità con I dieci comandamenti - sempre curato e condotto dallo stesso giornalista molisano - in cui in ogni puntata, con un filone monotematico, racconta storie di persone che hanno inseguito i propri sogni e realizzato i propri progetti, che hanno fatto qualcosa per gli altri, che hanno vissuto momenti drammatici, persone che possono essere un esempio per tutti. Il suo è un racconto di un’umanità periferica e il periferico, si sa, oggi è la rappresentazione più alta della contemporaneità. Attraverso il racconto di storie che non fanno rumore ma che chiedono ascolto, Iannacone riflette sul potere delle parole, sulla forza delle immagini, sull’etica dello sguardo e sull’importanza di mettersi in ascolto dell’altro con silenzi e pause che vengono dai suoi esordi in poesia con Amalia Rosselli per la rivista La Tartaruga. In un tempo in cui la realtà viene spesso distorta, semplificata o anestetizzata, il racconto del reale diventa un atto necessario, urgente, profondamente politico. Domenico Iannacone racconta il suo metodo narrativo, dove la cronaca si fa sguardo empatico, e il racconto si trasforma in atto di responsabilità civile. Dai volti incontrati nel programma televisivo Che ci faccio qui alla sua evoluzione teatrale con Che ci faccio qui in scena, la realtà diventa materia viva, da restituire con rispetto, verità e umanità. Dalla televisione civile al teatro di parola, una conversazione scenica che è un invito a guardare, a sentire, a non voltare il proprio sguardo altrove.
L'evento è organizzato dall’Associazione Sogni di Carta insieme al Presidio del libro di Nardò e alla Libreria Fiore 1980 – Mondadori Point Nardò. Il Festival è promosso dal Consiglio Regionale della Puglia e patrocinato dall’assessorato a Cultura e Istruzione guidato da Giulia Puglia.