Cos'è
Domani, sabato 11 ottobre, alle ore 19:30, il Museo Diocesano “Mons. Aldo Garzia” di Nardò (p.zza Pio XI) ospiterà la presentazione ufficiale del libro di Giovanni De Cupertinis, il saggio dal titolo La torre dell’orologio della città di Nardò, edito da Edizioni Esperidi.
Il libro. Viviamo un tempo veloce, scandito dalla stessa nostra vita ma fino a pochi decenni fa erano anche gli orologi delle piazze a riportarci alla realtà di un momento con gli indimenticabili tocchi di campana. Il prezioso libro di De Cupertinis offre un’attenta e documentata disamina della storia della torre dell’Orologio di Nardò, adiacente all’antico Palazzo di Città, nella sua interezza: torre, orologio, campana. Dopo una prima attestazione alla fine del 1600, la costruzione attuale si deve ad un rifacimento della fine del 1800, e allo stesso periodo appartiene l’orologio, un gioiello della ditta napoletana Caccialupi. Interessante è poi la recente scoperta dell’autore circa una delle campane, quella della fine del 1500, bronzea, commissionata ai Patitari, fonditori di Gallipoli. Un libro denso di informazioni, date e dati, foto di documenti, progetti, bozzetti: uno strumento indispensabile per conoscere un angolo importante della città neretina.
Giovanni De Cupertinis è architetto, laureato nel 1999 presso l’Università “D’Annunzio” di Chieti-Pescara con una tesi intitolata L’architettura del Settecento a Nardò: l’influenza sanfeliciana. La sua attività di ricerca si concentra sull’architettura tra Rinascimento e Barocco, con particolare attenzione al Settecento napoletano e alla produzione architettonica in Terra d’Otranto, nonché alla figura di Ferdinando Sanfelice, su cui ha pubblicato contributi scientifici e partecipato a convegni e seminari. Ha svolto un periodo di studi in Finlandia, collaborando con la Aalto University di Helsinki nell’ambito del seminario internazionale Il vivere moderno nella città antica - Dialogo tra passato e presente, esperienza che ha contribuito a consolidare il suo interesse per il rapporto tra architettura storica e contemporaneità. Negli ultimi anni ha esteso i suoi interessi all’architettura e alle trasformazioni urbanistiche tra Ottocento e Novecento, approfondendo le dinamiche di stratificazione storica e morfologica delle città. Fra le pubblicazioni si ricordano La chiesa del monastero di S. Teresa (2000), Architetti e maestranze del XVIII sec.: il caso di Nardò e di altri centri minori del Salento (2001), Ferdinando Sanfelice architetto a Nardò (2003), L’inedito “Progetto Bacile” per la Cattedrale di Nardò (2014), Ferdinando Sanfelice e il restauro della Cattedrale di Nardò (2014), 20 febbraio 1743: Nardò una città che trema (2021).