Inaugurato il nuovo parco del quartiere San Gerardo

Pubblicato il 14 aprile 2022 • Ambiente , Comune , Decoro urbano , Eventi , Servizi , Urbanistica e territorio Via Gregorio Aloisi Cav., 5, 73048 Nardò LE, Italia

Verde, giochi, campo di calcetto su circa 15 mila metri quadri. In arrivo anche un’area fitness

Il sindaco Mellone: “Un parco da un’area abbandonata. Ne faremo uno in ogni quartiere”

È stato inaugurato nella serata di ieri il nuovo parco di quartiere in via due Aie. Alla presenza di centinaia di cittadini e di tanti amministratori, il sindaco Pippi Mellone ha tagliato il nastro del nuovo spazio di aggregazione, socializzazione, movimento e relax. 
“Questa – ha detto il primo cittadino – è un’area di proprietà del Comune che era completamente abbandonata. Abbiamo pensato di creare un parco recuperandola e arricchendo di uno spazio aggregativo un quartiere dove l’unico posto per giocare e incontrarsi è stato per decenni il piazzale della chiesa di San Gerardo. L’idea è quella, ambiziosissima, di creare un parco in ogni quartiere della città, visto che la comunità ha bisogno di spazi così e noi siamo orgogliosi di lavorare in questa direzione e di cogliere risultati importantissimi”.   
Durante la cerimonia don Emanuele Pasanisi ha telefonato al sindaco Pippi Mellone per un saluto. Il primo cittadino ha fatto ascoltare le sue parole ai presenti attraverso il microfono e lo storico parroco di San Gerardo Maiella, particolarmente emozionato, ha ricordato le generazioni di ragazzini cresciuti sul piazzale della chiesa e l’importanza adesso di avere un parco in quello che per tantissimi anni è stato il “suo” quartiere. Solo le imperfette condizioni di salute hanno impedito a don Emanuele (invitato dal sindaco Mellone nei giorni scorsi) di intervenire direttamente, ma lo stesso non ha voluto far mancare le sue parole in una giornata per molti versi storica per tutti i residenti di questa zona.   
Il parco è stato realizzato dalla ditta Mello Lucio di Carmiano con fondi comunali (circa 360 mila euro) su un progetto dell’architetto Luigia Paladini, dell’ingegnere Luigi Antonazzo e del geologo Andrea Vitale, “migliorato” da alcune modifiche proposte dal soggetto aggiudicatario dei lavori. La struttura si chiama adesso Litoere - Parco di Quartiere ed è stata affidata a Pietraviva a.p.s. che ha il compito di gestire e custodire questo patrimonio della città.  Il terreno di circa 15 mila metri quadri su cui è sorto il parco è di proprietà comunale e si trova nei pressi della rotatoria che porta sulla direttrice per Leverano e a pochi passi dalla chiesa di San Gerardo. Oltre a tanto verde (con manto erboso, piante e arbusti), c’è un’area di accesso con rastrelliere per biciclette, sentieri pedonali in materiale ecocompatibile e drenante, un impianto di illuminazione con cento punti luce, un campo di calcetto, un’area gioco per i bambini, un’area ristoro, un impianto di irrigazione a pioggia. A “rinforzare” la dotazione verde del parco anche i 35 alberi che la Regione Puglia ha inviato al Comune di Nardò per l’iniziativa Smart Graduation Day, con la quale è stato dato un riconoscimento simbolico a tanti neolaureati della città che hanno discusso la tesi in modalità telematica durante il primo lockdown del 2020. 
C’è un’ulteriore novità che riguarderà il parco nei prossimi giorni. Grazie a un finanziamento di circa 53 mila euro per “infrastrutture sociali” da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’area sarà completata con l’installazione di giostrine per bambini e con la creazione di un percorso dedicato al fitness. L’esecuzione di questi interventi è stata affidata alla società La Pulita & Service di Andria. 
Nell’area giochi, su iniziativa dell’assessorato alle Pari Opportunità, è stato già installato un pannello sensoriale (modello “fantasia”, fornito da Gradim Giochi) utilizzabile anche dai bambini diversamente abili e quindi in grado di far interagire loro con tutti gli altri, evidentemente con l’obiettivo di una piena inclusione.  
“Il gioco – ha spiegato l’assessora alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni – deve essere attività inclusiva e occasione di crescita per tutti. Purtroppo, in Italia solo una percentuale piccolissima di parchi e aree gioco ha giochi adatti alle esigenze dei bambini con disabilità in grado di farli interagire con tutti gli altri. Ma bastano piccoli sforzi e noi lo abbiamo fatto”.   
                                                                                                                   Ufficio stampa