Street Art: ecco panchine, fioriere e un "nuovo" marciapiede

Pubblicato il 23 febbraio 2022 • Comune , Decoro urbano , Opere Piazza Jan Palach, 73048 Nardò LE, Italia

Ai piedi dell’opera di Hitnes, in piazza Jan Palach, gli interventi previsti dal progetto finanziato
 
Street art è anche sinonimo di decoro urbano. Il murales firmato da Hitnes che fa bella mostra di sé in piazza Jan Palach, in zona 167, si arricchisce di elementi di arredo urbano che completano l’opera di riqualificazione di questo spazio della città. Da qualche giorno, infatti, proprio ai piedi del murales, dedicato alla preistoria e ai reperti rinvenuti nel corso degli anni nel territorio del comune di Nardò (soprattutto nell’area del parco di Portoselvaggio), sono state installate sei panchine in pietra, due fioriere con ulivi (cultivar “favolosa”, resistente alla Xylella), un cestino porta rifiuti. Si tratta di interventi contemplati dal finanziamento di oltre 39 mila euro concesso dalla Regione Puglia nell’ambito del programma dedicato alla promozione e alla valorizzazione della street art (bando Street Art di STHAR LAB). Il marciapiede, inoltre, è stato oggetto di lavori di rifacimento ed è stato reso accessibile alle persone diversamente abili (con la creazione di scivoli di accesso e uscita).
“Il murales ha una valenza artistica straordinaria – spiega il consigliere delegato alla Street Art Gianluca Fedele – ma è anche il pretesto di un discorso più articolato, che riguarda la voglia di dare centralità a questa zona della città, di riqualificarla e di darle una componente sociale e aggregativa, così come di valorizzare il patrimonio archeologico del territorio e lo straordinario ruolo che svolge oggi il Museo della Preistoria. Un progetto complesso e ambizioso grazie al quale la street art contribuisce alla bellezza, al decoro, alla crescente vocazione di una città che fa spazio alle mille espressioni dell’arte”.
Il murales, com’è noto, è “ospitato” su una parete di un edificio di proprietà di Arca Sud Salento e raffigura un inseguimento tra due animali estinti, due dolicosauroidi, e un loro contemporaneo ancora vivente, il Nautilus. Hitnes ha immaginato una caccia che accade oggi come sarebbe potuta accadere allora, tra i fossili di una collezione immaginaria. L’opera fa parte di “Archeologie Urbane”, progetto che intende valorizzare il Museo della Preistoria, il tesoro dei reperti che custodisce, la ricchezza storica e ambientale del territorio neretino, oltre che promuovere percorsi culturali e di conoscenza attraverso la fruizione di un’area periferica della città. “Archeologie Urbane” prevede una serie di attività collaterali affidate all’associazione culturale “Walls of World”, attiva nell’ambito della street art dal 2014 con il ViaVai Project. In particolare, tour di street art, in grado di far riacquistare all’arte in senso lato un ruolo da protagonista nella costruzione di una rinascita culturale. Non a caso, è previsto un processo di documentazione multimediale foto, audio e video, fruibile in modalità 360° anche da smartphone. I contenuti saranno accessibili online e offline, scansionando il QrCode installato nei pressi dell’opera, e serviranno anche a raccontare il processo creativo di ideazione e realizzazione dell’opera stessa. Sono previste inoltre attività laboratoriali e didattiche in collaborazione con il Museo della Preistoria, itinerari con visite guidate sul territorio con l’obiettivo di sensibilizzare i più giovani sul tema della street art e della sua valenza sociale (facendo loro sperimentare pratiche artistiche come la pittura, il disegno, la xilografia, lo stencil, ecc.). Anche questi “segmenti” del progetto stanno per essere completati. 
Con le risorse del finanziamento sono state sostenute le spese del cantiere (i cui servizi sono stati affidati a Martina Edil Service s.r.l.), della progettazione tecnica (affidata all’ingegnere Alberto Antico), del compenso per l’artista, dell’attività preliminare di studio del contesto, della produzione di contenuti multimediali, dell’organizzazione di attività laboratoriali e didattiche. 
                                                                                                          Ufficio stampa