Capitale italiana del libro, la finalista Nardò ha presentato il progetto sulla “lettura rigenerativa”

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Il progetto neretino è stato ammesso insieme a quelli delle città di Perugia, Tito (Potenza), Carmagnola (Torino) e Pistoia.

Data:

18 Settembre 2025

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L’assessora alla Cultura Giulia Puglia ha presentato ieri a Roma, presso la sede del Ministero della Cultura, il progetto Nardò Capitale della Lettura Rigenerativa, finalista alla selezione per Capitale italiana del libro 2026. Il progetto neretino è stato ammesso insieme a quelli delle città di Perugia, Tito (Potenza), Carmagnola (Torino) e Pistoia. Quella di ieri è stata l’occasione per illustrare le proposte alla commissione, che dovrà designare la capitale nelle prossime settimane.

Il progetto intende evidenziare una visione culturale che trasforma la lettura in strumento di rigenerazione territoriale e comunitaria, mettendo in vetrina le rassegne e i festival che la città ha ospitato negli ultimi anni (dal Salento Book Festival a Crocevia per lo Ionio alla Neretina), la centralità della rinata Biblioteca Vergari, l’approccio orientato all’innovazione e agli strumenti digitali, il sistema bibliotecario intercomunale Nardò-Conversano, le tantissime azioni diffuse per promuovere il libro e la lettura.

“Stare qui oggi è già un traguardo bellissimo e un’emozione straordinaria – ha detto Giulia Puglia davanti alla commissione – e dimostra che Nardò e i neretini hanno accettato una sfida bellissima: dimostrare che la lettura può davvero cambiare una comunità e quindi la vita delle persone. Nardò è una città che legge, che intreccia radici e futuro, che accoglie. Da noi la lettura entra nelle scuole, nelle periferie, nei musei, nella foresteria dei lavoratori migranti. Da noi il libro è diritto universale, occasione di lavoro, strumento di cittadinanza. Da noi la lettura è uno strumento di rigenerazione, esattamente come un parco nuovo, un angolo urbano riqualificato, un'arteria stradale rifatta a misura di pedoni e di ciclisti. Ci piace pensare che con la lettura noi neretini guardiamo al futuro. La lettura rigenera le cose e le persone e lo farà sempre. Incrociamo le dita”.

L’iniziativa è stata istituita nel 2020. L’obiettivo è quello di favorire progetti, programmi e attività per la promozione della lettura, intesa anche come strumento a sostegno delle comunità in termini di coesione e inclusione sociale e per lo sviluppo della partecipazione pubblica. La valutazione delle candidature è a cura di una giuria – composta da cinque esperti indipendenti – che, a seguito della valutazione dei dossier progettuali e di una presentazione pubblica con le città finaliste, raccomanda al Ministro della Cultura il nome del Comune ritenuto più idoneo, dandone opportuna motivazione. Su proposta del Ministro della Cultura, il titolo è successivamente assegnato dal Consiglio dei Ministri con propria delibera. La città vincitrice, grazie anche al contributo statale di circa mezzo milione di euro, potrà, per il periodo di un anno, realizzare interventi strutturali, acquistare libri per le iniziative di lettura e promozione, proporre iniziative di formazione specifica degli operatori della filiera del libro e delle istituzioni, acquistare o noleggiare attrezzature e supporti informatici, organizzare eventi culturali legati alla lettura e all’editoria.

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