Descrizione
Le imprese esecutrici dei lavori sulle reti idrica ed elettrica, ma anche su quelle del gas e della fibra, avranno tempo sino al 30 novembre per completare i ripristini non ancora realizzati. Dopo oltre due anni di confronti serrati e di richiami informali, arriva l’ultimatum del Comune, contenuto in una lettera inviata ieri alle società Aqp, Enel, Telecom, Italgas, Fibercop, Open Fiber e Fastweb. Una missiva con cui l’assessore ai Lavori Pubblici Oronzo Capoti e il dirigente dell’area funzionale n. 1 Cosimo Pellegrino evidenziano ancora una volta il mancato rispetto delle prescrizioni contenute nelle autorizzazioni per i lavori, cioè relative a manomissioni e ripristini non eseguiti a regola d’arte e anche alla ultimazione degli stessi (il termine è fissato generalmente a sei mesi dall’autorizzazione). Vaste aree del territorio comunale, infatti, risultano dissestate a causa di lavori di ripristino non eseguiti o eseguiti parzialmente, che causano inevitabilmente numerosi sinistri stradali ed espongono l’ente ad azioni di risarcimento da parte dei cittadini.
Con la nota, dunque, si diffidano le imprese a verificare ed eseguire i ripristini entro il 30 novembre e si stabilisce nel contempo che sino al 31 marzo 2026 i lavori sul tappetino stradale sono sospesi per le condizioni climatiche. La stessa nota invita il Comando di Polizia Locale ad avviare – a partire dal prossimo 1° dicembre – le operazioni di controllo per eventuali sanzioni in caso di difformità delle esecuzioni rispetto alle autorizzazioni concesse (che contengono prescrizioni, condizioni e scadenze molto precise). Qualora si dovessero riscontrare interventi di ripristino non completati, l’amministrazione comunale valuterà la sospensione delle autorizzazioni stesse.
Il forte richiamo, come detto, arriva dopo un lungo periodo di confronto con le imprese, di incontri e di sollecitazioni informali. È evidente che il tema della manomissione del suolo pubblico e della bontà dei successivi ripristini, è connesso al decoro, alla tutela degli ingenti investimenti dell’amministrazione comunale sul manto stradale negli ultimi anni e soprattutto alla sicurezza di automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni.
“Il presupposto – spiega l’assessore Oronzo Capoti – è che questi lavori sono assolutamente necessari, così come sono inevitabili i relativi disagi. Si tratta di interventi che migliorano la città e la nostra qualità della vita. Ma tutto questo non deve avere un costo insopportabile in termini di buche, avvallamenti e rattoppi indecenti oppure di tempi infiniti per i ripristini. Ci sono delle regole che vanno rispettate e noi abbiamo il dovere di difendere il decoro, l’incolumità di tutti e gli investimenti milionari dal 2016 ad oggi. Abbiamo fatto incontri, richiami e sollecitazioni informali pressoché quotidiani, perché è nelle nostre prerogative pretendere il rispetto delle prescrizioni e delle scadenze contenute nelle autorizzazioni concesse dei nostri uffici. C’è chi fa le cose per bene, c’è chi non le fa, per cui dopo il 30 novembre faremo i controlli ed eventualmente sanzioneremo gli inadempienti. Non escludiamo ovviamente nemmeno la sospensione delle autorizzazioni. Ci sentiamo responsabili nei confronti di Nardò e dei neretini, per cui facciamo valere i nostri diritti e quelli della comunità che rappresentiamo”.