Confronto sulle Foibe con Roberto Menia, "padre" della giornata del ricordo

Pubblicato il 25 novembre 2022 • Comune , Cultura , Eventi , Politica Corso Vittorio Emanuele II, 73048 Nardò LE, Italia

Il senatore di FdI porta a Nardò il suo libro sul tema. Appuntamento domenica 27 novembre

10 febbraio. Dalle foibe all’esodo è il titolo del libro del senatore Roberto Menia, che sarà presentato domenica 27 novembre al Teatro Comunale (ore 20). È una iniziativa del Comune di Nardò e del Comitato 10 febbraio. Intorno al libro sarà sviluppata una discussione sulla tragedia delle Foibe con Roberto Menia, che dialogherà con il vicesindaco di Castro e coordinatore regionale del Comitato 10 febbraio Alberto Capraro. Interverranno il senatore e presidente della Commissione Cultura del Senato Roberto Marti, il sindaco Pippi Mellone, l’assessora alla Cultura Giulia Puglia, il consigliere (nonché promotore dell’evento e referente cittadino del Comitato 10 febbraio) Pierpaolo Giuri, il consigliere del Comune di Veglie Fiorenzo Patera.   
  Le storie e le figure che il libro (edito da I libri del Borghese) raccoglie scavano nella memoria. Alcune sono conosciute, altre erano nascoste ai più e riemergono dai cassetti dei ricordi di uomini e donne che sono ormai gli ultimi testimoni dell'italianità dell’Adriatico orientale. Storie che il libro contribuisce a non perdere e a tramandare e affidare alla coscienza nazionale come insegnamento e monito. Storie di eroismo e di sofferenza, di morte e di vita, di stoicismo e di santità: un inno di italianità e di libertà.             
Roberto Menia, nato a Pieve di Cadore nel 1961, è parlamentare di lungo corso, eletto al Senato lo scorso 25 settembre nelle file di Fratelli d’Italia e designato vicepresidente della Commissione Affari Esteri e Difesa del Senato. È il “padre” della legge 30 marzo 2004 n. 92 con la quale “la Repubblica riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.
“Dopo decenni di autentica censura sulle foibe – dice Pierpaolo Giuri – è importante organizzare iniziative di conoscenza e approfondimento sul tema, anche fuori dalla data del 10 febbraio. Come abbiamo fatto, del resto, con la manifestazione del 4 ottobre in memoria di Norma Cossetto o con la mostra sulle Foibe dello scorso marzo. Peraltro, è un onore discutere delle foibe con il senatore Menia, promotore della legge del 2004”.
Il Comitato 10 febbraio è nato subito dopo la promulgazione della legge che ha istituito il Giorno del Ricordo e raccoglie soprattutto cittadini italiani che, pur senza avere un legame diretto o familiare con le tragedie delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, si accostano con particolare sensibilità a queste pagine di storia italiana. Presente in molte regioni, tra cui la Puglia, il Comitato collabora con altre associazioni culturali, con scuole e con amministrazioni locali interessate a svolgere momenti di approfondimento sulla storia del confine orientale italiano.
                                                                                                        Ufficio stampa